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GALLERY

LA GARA DEL DIAMANTE NERO

India, Anni Venti

Mister K (Elmo Van Der Graaf – l’antagonista della storia) è un ambiguo uomo d’affari d’origine sudafricana, con un passato non certo immacolato. Una sciamana che conosce fin da bambino gli ha trasmesso le sue credenze tribali e di magia nera e gli ha rivelato che la concentrazione dell’energia di quattro diamanti potrebbe creare un campo magnetico incredibilmente potente da attivare un collegamento con entità immortali, capaci di rispondere a qualsiasi domanda.

Quattro diamanti in quattro Paesi

Mister K sta preparando un piano per impossessarsi di quattro celebri e preziosi diamanti: il Reggente (che si trova in Francia), il Fiorentino (di cui si sono perse le tracce), il Verde di Dresda (in Germania) e il Diamante Nero (in India). Tuttavia, il semplice possesso delle pietre non è sufficiente per poter beneficiare dei loro poteri. È necessario anche vincere una gara contro il loro legittimo proprietario.

Grazie alle sue ricerche, Mister K scopre che esiste un denominatore comune tra gli eredi dei possessori dei quattro diamanti: la passione per le corse automobilistiche. Scopre inoltre che non tutti gli eredi sono a conoscenza del legame con i diamanti (infatti l’erede del Fiorentino viene scoperto grazie alle abilità divinatorie della sciamana).

Le origini del Diamante Nero

Mister K comincia la sua ricerca dal Diamante Nero, che è nelle mani del Maharaja Singh. Il Maharaja è anche un collezionista d’auto, così Mister K gli propone una sfida: una gara automobilistica. Se il Maharaja ne uscirà vittorioso, Mister K gli procurerà gli altri tre diamanti. Se sarà invece sarà Mister K a vincere, quest’ultimo otterrà il Diamante Nero. 

Il Maharaja inizialmente è combattuto (non sa se fidarsi del suo competitor, anche perché i diamanti sono al sicuro nei musei ed entrarne in possesso, per quanto allettante, significherebbe essere complici di un furto), ma poi si convince che Mister K non riuscirà mai a mettere le mani sui tre diamanti e così accetta la sfida. Per invogliarlo ancora di più, Mister K gli offre un antico pugnale di inestimabile valore per concludere l’accordo.

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La corsa automobilistica

Mister K detta le regole della sfida: le due squadre concorreranno con 4 equipaggi a testa in una gara automobilistica attraverso l’India. I figli del Maharaja guideranno una delle quattro macchine (la figlia Rani ha una passione viscerale per le corse anche se da sempre il padre la contrasta) ma chi saranno gli altri membri della loro squadra?

Così i figli del Maharaja partono per l’Europa alla ricerca di quattro macchine, degli equipaggi e di tre autisti da ingaggiare per la loro squadra. Con Mister K che muove segretamente le pedine a distanza, i ragazzi si trovano, senza saperlo, ad assoldare gli eredi dei proprietari dei tre diamanti.

Gli scagnozzi di Mister K agiscono su tre fronti: per prima cosa vogliono indirizzare le ricerche sui piloti da parte dei figli del Maharaja e contemporaneamente assicurarsi che i suoi avversari non abbiano delle macchine competitive. Gli sgherri di Mister K cercano anche di impossessarsi dei brevetti più interessanti delle case automobilistiche a cui i figli del Maharaja si rivolgono durante la loro ricerca, così da poter migliorare ulteriormente le proprie quattro automobili. Inoltre, rubano gli altri tre diamanti, sostituendoli con dei falsi. I furti avverranno durante tutto l’arco della storia e anche durante la gara stessa (che avrà delle tappe).

Una gara ricca di colpi di scena

Una volta che le squadre sono state messe insieme, la gara comincia. Ma Mister K è un giocatore scorretto. Durante la gara minaccia un danno irreparabile se il team del Maharaja non perderà la gara automobilistica. In cuor suo, il Maharaja sa che dovrà perdere per evitare un disastro e salvare il su popolo. Egli non informa i figli dello scacco a cui è sottoposto perché sa che, se vuole salvare il suo paese, la gara deve svolgersi senza intoppi e in piena regola. Inoltre, preoccupare i ragazzi sarebbe inutile e controproducente.

Così anche il Maharaja cerca segretamente di boicottare la propria squadra. Inizialmente, l’equipaggio del Maharaja pensa che siano gli avversari a danneggiarli. Poi capiranno che qualcosa non sta andando per il verso giusto.

I figli del Maharaja scoprono parte della verità e cercano di capire in che modo Mister K tiene sotto scacco il loro padre. Un po’ alla volta, i ragazzi riescono a intravedere il collegamento tra i diamanti e la loro gara; i legami tra i diamanti e i membri delle loro squadre vengono gradualmente svelati.

I ragazzi riescono nell’impresa di sventare l’attentato architettato da Mister K, ma questa “distrazione” li porta a rischiare di perdere la gara…

 

Genere
Avventura/Azione

Formato
9×45′

Target
Preadolescenti

Tecnica
CGI

Regia
Sergio Manfio

Stato della produzione
In fase di sviluppo

Budget
Approx. EUR 5M