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Dalla Carta di Treviso al Patto di Treviso

15/11/2021

Dalla Carta di Treviso al Patto di Treviso: negli scorsi giorni è stato presentato il nuovo documento che avrà lo scopo di tutelare i diritti dei minori e disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia. Gruppo Alcuni ha dato il proprio contributo ai lavori…

A 30 anni dalla firma della Carta di Treviso, protocollo redatto da Ordine dei Giornalisti, Federazione Nazionale della Stampa Italiana e Telefono Azzurro con l’intento di disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia, i protagonisti della “mediasfera” si sono riuniti nel Capoluogo della Marca Trevigiana. L’obiettivo era quello di stringere un’alleanza volta a rispondere ai nuovi interrogativi sul rapporto fra minori, informazione e web che negli ultimi anni, con l’avvenire delle piattaforme di condivisione social e streaming, ha subito una vera e propria rivoluzione.

L’evento che si è svolto a Treviso ha coinvolto un gran numero di stakeholder della mediasfera, tra cui Gruppo Alcuni, consentendo loro di confrontarsi sul rapporto tra informazione, comunicazione e mondo di bambini e adolescenti.

Sergio e Francesco Manfio, fondatori di Gruppo Alcuni, considerano determinante chiarire e ridefinire il ruolo educativo delle aziende che producono contenuti per la televisione, il web e il multimediale, ruolo ancor più determinante nel caso in cui ci si occupi di comunicazione per l’infanzia. Forti di queste convinzioni, i fratelli Manfio hanno accettato con piacere l’invito di Telefono Azzurro a coordinare, proprio con un gruppo di ragazzi, un panel per ragionare sui possibili sviluppi della Carta di Treviso.

I due fondatori hanno dichiarato: “È evidente che il periodo storico in cui viviamo è completamente diverso da quello in cui questo importante strumento è stato istituito, e questo rende necessario estendere il ragionamento a tutti i creatori di contenuti offline e in particolar modo online. Sono compresi quindi anche tutti i non professionisti della comunicazione, come le aziende, ma anche i soggetti privati. Chiunque produca determinati contenuti, in seguito alla condivisione in rete, dovrebbe contemporaneamente essere responsabile del controllo di questa enorme ‘produzione’ che entra quotidianamente nel web”.

Gruppo Alcuni ha pensato – d’accordo con il professor Ernesto Caffo, fondatore e presidente di Telefono Azzurro – che questo salto di qualità nella discussione dovesse necessariamente partire dai ragazzi. E proprio questo è ciò che Sergio e Francesco Manfio hanno fatto: lavorare con un gruppo di giovani affinché, proprio con loro, si potesse individuare un approccio nuovo a questa problematica.

La chiave del successo dell’incontro svoltosi la mattina del 12 novembre a Palazzo dei Trecento a Treviso è stata l’interazione tra un parterre di ospiti autorevoli (da Giancarlo Leone presidente di APA a Guido Scorza dell’Autorità Garante per la Privacy, da Martina Colasante Government Affairs and Public Policy di Google a Iside Castagnola del Comitato Media e Minori) e il gruppo dei ragazzi, che ha dato vita a un dialogo estremamente franco sui temi che stanno a cuore a questi ultimi. Sono proprio i giovani, infatti, a essere i diretti interessati in quanto utilizzatori quotidiani e “abitanti” del digitale.

Gruppo Alcuni, come da tradizione, ha presentato in anteprima anche un breve cartone animato sulla “nuova” Carta di Treviso, realizzato grazie al contributo dei bambini da casa. Durante l’estate lo staff di disegnatori e animatori di Gruppo Alcuni ha infatti raccolto molti disegni dei bambini e li ha rielaborati per dar vita a un breve video che mostra come i più piccoli vedono la figura dell’adulto in quanto “guida” proprio per la fruizione di internet.